Dott. Agostino Menditto

Specialista in Ginecologia e Ostetricia

Chi Sono
Titoli ed Esperienze
Responsabile della U.O. di Ginecologia e Ostetricia della Clinica Mediterranea di Napoli, Struttura ospedaliera accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale che ospita attività ad elevata specializzazione.
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1997 presso la Seconda Università di Napoli con il massimo dei voti e plauso. Specializzato in Ginecologia e Ostetricia nel 2003 presso il medesimo Ateneo. Dottorato di Ricerca in Bioetica ad indirizzo clinico conseguito presso l'Università...
Approfondisci
La gravidanza
Il dott. Agostino Menditto segue la donna durante la meravigliosa avventura dei nove mesi con controlli periodici atti a far rimanere la gravidanza nell’alveo della fisiologia. Il regolare rilievo di peso corporeo e misurazione pressoria, gli esami strumentali ed ematochimici necessari, il counseling su alimentazione e corretti stili di vita, le eventuali integrazioni vitaminiche e farmacologiche permettono di prevenire o gestire le condizioni patologiche che si potrebbero presentare.
Ecografia
La diagnostica ecografica, sia ostetrica che ginecologica, presso lo studio, viene praticata con strumentazioni top di gamma quale il GE Voluson E10 con immagini 2D/3D/4D.
Cardiotocografia
La cardiotocografia, per il monitoraggio del benessere materno-fetale verso il termine della gravidanza, può essere praticata presso lo studio.
Screening cromosomopatie
Lo screening delle cromosomopatie, dopo accurato counseling, viene praticato con esami ecografici e/o biochimici quali Duo Test o NIPT con diversi livelli di accuratezza.
Corsi di accompagnamento alla nascita
Si organizzano corsi per piccoli gruppi di gravide, gestiti dall’ostetrica, per preparare all’esperienza del travaglio, del parto e del puerperio nelle migliori condizioni psicofisiche.
Parto in acqua
L’acqua rappresenta una grande opportunità per la donna durante il travaglio e l’espletamento del parto. Laddove siano soddisfatti pochi criteri di ammissione, si possono ottenere notevoli benefici quali:
  • Analgesia naturale
  • Diminuzione della durata del travaglio
  • Riduzione dell’incidenza dei traumi perineali
  • Minore ricorso ai farmaci
  • Riduzione dell’incidenza dei parti operativi
  • Effetto metabolico ed emodinamico positivo
Da vari anni è possibile vivere questa esperienza, in pieno agio e sicurezza, presso la Mediterranea di Napoli e le donne che la hanno vissuta tendenzialmente riportano un elevato livello di soddisfazione.
Parto spontaneo dopo precedente taglio cesareo
L’opportunità di partorire spontaneamente può essere offerta come prima istanza a tutte le donne che hanno ricevuto in precedenza uno o più tagli cesarei. Il dott. Menditto negli anni ha maturato una grande esperienza nella gestione della gravidanza e del parto nelle donne precesareizzate.
Rivolgimento podalico
Se in bambino in utero è rivolto con il culetto verso il basso, presentazione podalica, vi è indicazione all’espletamento del parto mediante taglio cesareo. Vi è la possibilità verso la 36/37a settimana di tentare di portare il feto in presentazione cefalica mediante la manovra di rivolgimento podalico, o versione cefalica per manovre esterne, che, dopo accurato counseling, può essere praticata in piena sicurezza.
Rieducazione del pavimento pelvico
Presso lo studio, da lungo tempo, si effettua una accurata diagnostica delle disfunzioni del pavimento pelvico e il loro trattamento mediante tecniche di fisiochinesiterapia, elettrostimolazione e biofeedback. Tali metodiche risultano altamente efficaci per disturbi quali la vulvodinia, il dolore pelvico cronico, l’incontinenza urinaria e disturbi della minzione e risultano molto indicate per il recupero del tono muscolare nel puerperio e per il miglioramento della qualità dell’attività sessuale.
Alimentazione in gravidanza
In gravidanza, come principio generale, è preferibile mangiare poco e spesso, ovvero frazionare i pasti in circa cinque o sei momenti ogni giorno: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, spuntino pomeridiano, cena, spuntino leggero prima di coricarsi. 
I pasti principali dovrebbero prevedere una quantità di calorie minore rispetto alle comuni abitudini alimentari, per non affaticare l’apparato digerente. Gli spuntini hanno la funzione di evitare l’abbassamento della glicemia, prevenendo così la presenza dei chetoni,  prodotti tossici presenti nel digiuno protratto. L’alimentazione frazionata, inoltre, riduce l’incidenza di disturbi dell’apparato digerente, come nausea e reflusso gastro-esofageo.
La colazione non va mai saltata e dovrebbe fornire circa un quarto delle calorie quotidiane, assunte sotto forma di carboidrati complessi (cereali come riso, mais, orzo), che limitano il senso di fame per il resto della mattinata.
Occorre ricordare che in gravidanza non si deve mangiare per due, ma che il fabbisogno calorico aumenta di poco e in proporzione all’epoca gestazionale. Quindi, nel primo trimestre basta assumere 150 calorie in più al giorno. Nel secondo e terzo trimestre sarà sufficiente un aumento pari a 300 calorie/die. L’eccessivo accumulo di massa grassa è dannoso sia per le patologie gestazionali che esso comporta, sia per il recupero della forma fisica della donna dopo il parto.
Mangiare piano, masticando lentamente. Non distendersi subito dopo pranzo, ma piuttosto passeggiare un po’, svagarsi o svolgere lavori domestici leggeri Bere almeno un litro e mezzo/due litri di acqua al giorno, a piccoli sorsi, frazionando le assunzioni durante la giornata. L’acqua deve essere di origine sicura e controllata, non necessariamente imbottigliata. Essa è una componente alimentare importantissima. Deve essere assunta prevalentemente fuori pasto, in quantità maggiore rispetto al solito, in quanto il senso della sete è generalmente tardivo rispetto al fabbisogno Preferire cereali integrali rispetto a quelli raffinati, in modo da limitare naturalmente l’eccessivo incremento di peso, le oscillazioni della glicemia e combattere la stipsi che si manifesta frequentemente o si accentua durante la gravidanza Mangiare abitualmente ortaggi e frutta fresca di stagione, preferendoli rispetto a quelli conservati o fuori stagione. Essi danno un apporto maggiore di vitamine e una minore probabilità che, per conservarli a lungo, siano stati trattati con sostanze potenzialmente nocive per il feto Consumare quotidianamente alimenti con proteine ad elevato valore biologico, ovvero contenenti amminoacidi indispensabili, come carne, pesce, uova, formaggi e anche legumi Non eccedere nella quota delle proteine. Mangiare pesce 2/3 volte a settimana, per l’alto contenuto di acidi grassi polinsaturi, fosforo, iodio e per la sua alta digeribilità I formaggi contengono molte calorie e occorre fare attenzione a evitare quelli molli non pastorizzati e quelli troppo salati. Tuttavia, un moderato consumo di grana padano, di parmigiano reggiano e di Emmental sono consigliati, in quanto molto ricchi di calcio. Lo yogurt è un buon sostituto del latte Le uova  sono importantissime nell’alimentazione in gravidanza, per il contenuto di proteine di ottima qualità. É consigliabile consumarle nelle forme più digeribili (ad esempio in camicia) Preparare macedonie di frutta da consumare quando ci siano attacchi improvvisi di fame. La frutta fresca di stagione sazia, disseta, apporta molti nutrienti e poche calorie. La frutta secca, come noci e mandorle, è ottima per spuntini e per togliere il senso di fame. Ricordarsi che i legumi sono un’ottima fonte di proteine e sostituiscono tranquillamente la carne. Essi aiutano a integrare la dieta di ferro e uniti ai cereali costituiscono un ottimo pasto leggero ma completo. In inverno si può pranzare con zuppe di legumi e cereali, oppure con paste brodose con lenticchie, fagioli, ceci Vanno evitati tendenzialmente carboidrati semplici e lievitati, quindi cornetti, merendine preconfezionate, brioches, dolciumi, nutella, anche il pane bianco e la pizza non sono particolarmente indicati. La pasta va consumata con molta moderazione e massimo una volta al giorno.

Attenzioni particolari o alimenti da escludere
  • Limitare il consumo di dolci, per ridurre l’apporto di zuccheri semplici e di grassi non salubri e, inoltre, per ridurre l’incremento di peso. Limitare molto le bevande zuccherine e gasate ed evitare dolcificanti artificiali.
  • Limitare il più possibile il consumo di caffè e tè.
  • Evitare cibi fritti, affumicati o sotto sale o con cotture insufficienti oppure che ne carbonizzano una parte.
  • Preferire cibi poco elaborati, senza creme, e facilmente digeribili.
  • Preferire cotture sane, come al vapore, al cartoccio, al forno.
  • L’olio va preferibilmente aggiunto crudo e a fine cottura, dosandolo con il cucchiaino, che corrisponde a circa 90 kcalorie. Sono da preferire oli di origine vegetale, come quello di oliva, soia, mais e girasole.
  • Evitare di consumare cibi conservati sott’olio in maniera casalinga o anche sotto sale. Non assaggiare mai se sembrano sospetti.
  • Evitare carni e insaccati crudi. 
  • Scongelare gli alimenti di origine animale nel forno a microonde, non a temperatura ambiente.
  • Evitare di consumare avanzi di cibo. Se proprio necessario, riscaldarli bene fino a che non siano molto caldi anche al loro interno.
  • Evitare superalcolici, aperitivi, vini liquorosi e ridurre al minimo il consumo di vino e birra, poiché l’alcool attraversa la placenta e in dosi eccessive può essere tossico per il feto.
La valigia del parto
Corredo per la mamma da portare in Ospedale per il parto
  • Carta d’identità e tessera sanitaria
  • Gli esiti degli ultimi esami effettuati durante la gravidanza, il risultato del tampone per lo streptococco beta emolitico, il gruppo sanguigno e un ECG
  • Almeno tre camicie da notte
  • Biancheria intima. Quella usata in gravidanza andrà bene. Sono molto comodi e igienici anche gli slip monouso, di facile reperibilità in commercio
  • Due o tre reggiseni per allattamento oppure morbidi e senza ferretto o coppe preformate
  • Una vestaglia
  • Un cardigan o uno scialle (nel periodo invernale)
  • Calzini di cotone
  • Un paio di pantofole o ciabatte comode
  • Asciugamani di spugna per l’igiene personale (le stanze dell’ospedale sono dotate anche di doccia)
  • Assorbenti igienici grandi, tipo svedese per flusso abbondante
  • Un sacchetto di plastica per la biancheria sporca
  • Fazzoletti di carta monouso
  • Una confezione di copriwater di carta
  • Mollette e fasce per i capelli
  • Occhiali, se li portate, anche se normalmente usate le lenti a contatto
  • Articoli per l’igiene personale (sapone, spazzolino da denti, dentifricio, detergente intimo, spazzola, shampoo, i cosmetici, se volete, per essere al meglio quando verranno a trovarvi parenti e amici e un burro di cacao perché l’aria secca della sala parto e gli esercizi di respirazione possono asciugare le labbra)
  • Un dispositivo musicale con musica  rilassante per distrarvi durante il travaglio
  • Libri o riviste per distrarvi o rilassarvi

Corredino per il bambino
  • Quattro body intimi a mezza manica (in cotone o caldo cotone, a seconda della stagione)
  • Sei tutine di tessuto adeguato alla stagione
  • Quattro paia di calzini di cotone
  • Qualche bavaglino
  • Un paio di quadrati di tessuto-garza per proteggere il piccolo quando lo prendete tra le braccia o per asciugarlo quando lo cambierete
  • Un carillon per abituare vostro figlio a una musica rassicurante che lo accompagnerà nella crescita
  • Per l’uscita: un cambio completo (body, tutina, calzini), un golfino, una copertina adeguati alla stagione
  • Il porte-enfant con lenzuola e copertina, omologato per le cinture dell’auto per portare a casa il bambino.
L’ospedale fornisce pannolini e garze per medicare il cordone ombelicale finché siete in degenza. Il bambino viene controllato e visitato al nido tutte le mattine, e lì provvedono a lavarlo e cambiarlo finché siete ricoverati.
Calendario della gravidanza
5a-8a SETTIMANA
Prima visita con ecografia per valutare il corretto impianto della camera gestazionale in utero ed eventuali dimensioni dell’embrione. Si prescrivono i primi esami, tra cui il complesso TORC per verificare l’esposizione a Toxoplasma, Rosolia e Citomegalovirus, il gruppo sanguigno e il fattore Rh, l’emocromo, l’esame delle urine e altri esami ematochimici indicativi dello stato di salute materna. Misurazione della pressione arteriosa, che sarà tenuta sotto controllo per l’intera durata della gravidanza e rilevo peso corporeo.

11a-14a SETTIMANA
Translucenza nucale e duo test. Si tratta di due esami non invasivi, un’ecografia e un prelievo di sangue, che stimano la probabilità con cui si può presentare una cromosomopatia, in particolare Sindrome di Down e Sindrome di Edward. La translucenza nucale può anche indicare la necessità di studiare il cuore mediante un’ecocardiografia fetale. Nello stesso periodo può essere praticato il NIPT (Test Prenatale Non Invasivo). Si tratta di un prelievo di sangue materno nel quale di ricerca la frazione fetale per identificare eventuali cromosomopatie.

16a-18a SETTIMANA
É l’epoca alla quale, dopo adeguato counseling, si pratica la amniocentesi per le donne che hanno scelto questa metodica per avere informazioni certe sul corredo cromosomico del feto. Entro la 16a settimana si pratica anche una urinocoltura con eventuale antibiogramma.

19a-22a SETTIMANA
Ecografia morfostrutturale. È l’ecografia con la quale vengono studiati specificamente i vari organi e strutture osservabili per verificare l’eventuale presenza di malformazioni.

24a-28a SETTIMANA
OGTT: curva da carico del glucosio con 75 cc di soluzione glucosata per via orale. L’esame è molto importante in quanto permette di verificare l’eventuale presenza di intolleranza al glucosio o di diabete gestazionale, in maniera da intraprendere per tempo gli adeguati provvedimenti. In caso di fattori di rischio quali obesità o familiarità per diabete, tale esame può essere anticipato come epoca gestazionale.

28a-36a SETTIMANA
Vaccinazione Difterite, Tetano, Pertosse. Tale vaccino, praticato alla madre, permette di proteggere il neonato per i primi mesi di vita.

31a-33a SETTIMANA
Ecografia del terzo trimestre con flussimetria. Si valuta il corretto accrescimento e il benessere fetale.

35a-37a SETTIMANA
Tampone vaginale e rettale per la ricerca dello streptococco beta emolitico di gruppo B. La presenza del batterio normalmente non comporta problemi per la madre, ma può essere pericolosa per il nascituro se si infetta durante il passaggio nel canale del parto. Per tale ragione si pratica il tampone a tutte le gravide e quelle che dovessero risultare positive saranno avviate ad un protocollo di profilassi antibiotica durante il travaglio.

37a SETTIMANA
Visita anestesiologica per la partoanalgesia. Le donne che avranno optato per questa modalità del parto si sottopongono a visita con l’anestestista, presso la Mediterranea, che valuterà l’arruolabilità della donna.

38a SETTIMANA (circa)
Ecografia per stima del presunto peso alla nascita.

39a SETTIMANA
Profilo biofisico mediante monitoraggio cardiotocografico e/o valutazione ecografica di placenta e liquido amniotico.

37a-42a SETTIMANA
Epoca alla quale in genere insorge il travaglio spontaneo. Superata la 40a settimana si può tranquillamente continuare ad attendere l’insorgenza del travaglio praticando un periodico monitoraggio del benessere fetale. Dalla 41a settimana si inizia a valutare l’opportunità di induzione del travaglio.
Prestazioni
Screening citologico (Pap test, Thin prep, HPV test)
Uno dei motivi principali per cui fare una visita ginecologica di controllo è la prevenzione del carcinoma cervicale che si effettua mediante Pap test, Thin prep ed eventualmente ricerca dell’HPV.
Chirurgia ginecologica
Alcune patologie ginecologiche, se resistenti o non responsive a terapie mediche, necessitano di intervento chirurgico. Il dott. Menditto potrà proporre l’approccio laparotomico, laparoscopico o vaginale in base alle indicazioni e alle condizioni permittenti, nonché alle specifiche esigenze della donna.
Infertilità e abortività ricorrente
Il dott. Menditto pratica un accurato studio delle cause che possono essere alla base dell’infertilità femminile e della poliabortività, con eventuali trattamenti di I livello atti a risolverle.
Contraccezione
Oggidì esistono varie opportunità di contraccezione per la donna che possono essere calibrate in base all’età, al programma riproduttivo, alle condizioni di salute generale, alle aspettative. Vi sono preparati estroprogestinici o solo progestinici con diversi schemi, dosaggi e vie di somministrazione e dispositivi intrauterini medicati e non. A seguito di una visita ginecologica e di adeguato counseling si potrà individuare il più adatto per ogni esigenza.
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Dott. Agostino Menditto
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